martedì 11 ottobre 2011

Giù in strada, su in cucina

La Plaka, che è proprio al di là della cortina di costruzioni e muraglie che costeggia Dionissos Aeropaghitou, sembra quasi premere contro di esse per riprendersi questo pezzo di sè un po’ stravolto dai recenti lavori. Non che il quartiere assomigli più molto a quello di solo 15 o 20 anni fa, amato da molti oltre che da Melina (ancora Lei! Le hanno dedicato anche un brutto monumento, un ristorante porta il suo nome e i banchetti vendono cattive riproduzioni di sue fotografie). La "pulizia" è iniziata dalla stazione di Monastiraki, con la ridipintura delle facciate e con il benemerito recupero dell’area archeologica romana, ed è progredita lungo Odos Adrianou in tutto il quartiere, ma qua e là “l’erba cattiva” anarchica e cosmopolita rispunta più vigorosa che pria. (1)
 

Ma la Plaka è ancora soprattutto un grande ventre ripieno di offerte alimentari se non sempre gastronomiche. Sopravvive l’Emporìo, nella sua sede e nelle vie intorno, e il cibo cucinato assume forme e presentazioni che da sole fanno spettacolo. Una delle officine del cibo in questa estate di crisi economica, propone sotto forma di volantino pubblicitario diffuso capillarmente intorno al Museo, la sua soluzione: due menu completi con lo sconto del 25 per cento, ma è la forma della proposta che affascina l’Educato Gastronomo, insieme alla provocazione gastro-alimentare.

  L’offerta si rinnova in variegate forme arrivando in Sindagma, dove persevera, a dispetto di lacrimogeni e sanpietrini, il venditore di dolci e preparazioni da forno. I prodotti offerti sono spesso la soluzione obbligata o ricercata per impiegati, pensionati, studenti o casalinghe per risolvere il primo e spesso anche il secondo pasto della giornata (ma qualche volta anche il terzo e il quarto). Lo stesso Ispettore Kostas Charitos, disincantata creatura poliziesca di Petros Markaris, quando può fa colazione con kolùri e caffè, anche se i suoi ispettori insistono a fargli trovare poco amati croissants sulla scrivania.*



 I koluri si possono fare anche in casa o comperare al supermercato o dal venditore abusivo che batte le stazioni col suo sacco di ciambelle al sesamo, alla maniera di Nino Manfredi col caffè in Caffè Express, ma mancheranno sempre del sapore aggiunto dei gas di scarico di quella che fu una delle capitali più inquinate d’Europa.
Κουλούρια Σουσαμένια Coluria al Sesamo

Τι χρειαζόμαστε: Ingredienti:
·        1 κιλό αλεύρι για όλες τις χρήσεις 1 kilo di Farina 00
·        20γρ. αλάτι (μία κουταλιά της σούπας) 20 grammi di sale (1 cucchiaio da minestra)
·        40γρ. Ζάχαρη 40 grammi di zucchero
·        30γρ. Μαγιά 30 gr di lievito
·        μισό κιλό νερό ½ lito d’acqua
·        150γρ. Ελαιόλαδο 150 gr di Olio
·        Σουσάμι Sesamo
Πως το κάνουμε:
1.    Ρίχνουμε όλα τα υλικά σε ένα μπώλ και ανακατευουμε. Αφού ζυμωθούν το κάνουμε μια μπάλα.Την βάζουμε σεζεστό μέρος γιανα φουσκώσει.

2.    Οταν είναι έτοιμη η ζύμη θα την χωρίσουμε σε κομάτια. θα πλάσουμε ένα κομάτι, θα το κόψουμε σε πιο μικρά τεμάχια και θα τα πλάσουμε.
3.    Βουτάμε τα κουλούρια σε νερό και μετά στο σουσαμι. Τα βάζουμε για λίγο στους 40 βαθμούς για να φουσκώσουν και μετά τα ψήνουμε στους 180 βαθμούς για 20 λεπτά.
Metodo
1. Versare tutti gli ingredienti in una ciotola e mescolare. Formare una palla.
Metterla in un luogo tiepido a lievitare.
2. Quando l'impasto è pronto, dividerlo in pezzi. Per modellare i Κουλούρια Σουσαμένι.Tagliare la pasta in piccoli pezzi e usare  uno stampo o modellarli con le mani.
3. Mettete le coluria in acqua e poi avvolgerli  in semi di sesamo. Mettere brevemente in forno  a 40 gradi per asciugarli per poi salire a 180 gradi per 20 minuti per cuocerli.

Libera traduzione del Gastronomo Educato
da <http://www.sintagespareas.gr/sintages/koulouria-sousamenia.html>

 I condomini della conurbazione ateniese formano una distesa di colore bianco sporco che si estende letteralmente a perdita d’occhio, una kasbah infinita che lascia emergere le chiazze verdi del Lycabetto e del colle che sovrasta l’Areopago. Ognuno di questi parallelepipedi contiene decine di appartamenti, ognuno di essi una cucina, e di tanto in tanto un cuoco o una cuoca, per la stragrande maggioranza greco e non necessariamente ateniese. Perché ogni Greco è per nascita e formazione μάγειρας, la parola greca che significa cuoco ma che ha in sé le radici della magia.

Anche Adriani, moglie pluridecennale di Charitos, originaria delle Isole officia in uno di questi e non perde occasione per esibire le proprie innate arti magiche, pardòn culinarie, perfino insegnando alla giovane investigatrice assistente di Kostas a fare i ghemistà, e ciò in orario di servizio!**
In un condominio di questi si svolge il dramma esistenziale di Dimitris e di Damocles, coinquilini innamorati della stessa Nanà, un po’ crudele e un po’ bonaria signora, golosa di cibo ben preparato e degli uomini che per lei cucinano. La sfida va avanti per 17 capitoli attraverso menù, assaggi, passioni e tradimenti nel delizioso “romanzo” di Andreas Staïkos Le relazioni culinarie traduzione di Maurizio De Rosa di Επικίνδυνες μαγειρικές , edito in Italia da Ponte alle Grazie nel 2003 ma uscito in Grecia da Ekdoseis Agra nel 1998. Molti capitoli terminano con il menù della serata erotico gastronomica e con le relative ricette, recitate in tono discorsivo e leggero. Appartengono tutte alla stretta osservanza Ellenica, sia del continente sia delle isole, dall’insalata di prezzemolo (pag. 10) alla Koliva (pag.110). La sfida finale si svolge sul tema della Mussakà: “Sul pezzo di Damocles adagiarono un gelsomino, su quello di Dimitris un rametto di mimosa” (pag.107) . Ben oltre le Cattleyas del nostro Marcel! Ma in fondo una ricetta sussurrata da Nanà comprende, tra gli ingredienti, acqua di mare e un soffio di Meltemi.


Insalata di ricci di mare
Aprire i ricci con le forbici apposite. Lavarli, possibilmente con acqua di mare e con grandissima cura per non perdere i coralli arancione. Con un cucchiaino da caffè e con estrema attenzione estrarre i coralli e depositarli in una terrinetta. Aggiungere succo di limone, non sale e nemmeno pepe.
Zuppa di ricci. Chez Simona & Dimitri, Kolymvari, Creta Occidentale, Settembre 2009
Dal libro, lo scorso anno, è stato tratto un film che "attualizza" la vicenda al Terzo Millennio, ma Κάτια Ζυγούλη Katia Zygouli è troppo chic per essere una vera Nanà e i nostri eroi sono diventati veri professionisti della Cucina, perdendo un po' il gusto della cucina.
   il manifesto di Epikindynes Mageirikes, 2010 di Vasilis Tselemegos

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Note
* Markaris, Petros - Ultime della notte Traduzione di Grazia Loria, Bompiani Best Seller, 2000/2002

**Markaris, Petros - Che Committed Suicide (translated by David Connolly) 2009  Arcadia Books ISBN: 1906413347

(1) Referenza Fotografica
Melina Mercouri (1925 - 1994)
sitting at a street cafe in Athens.
Slim Aarons
Circa: 1961
http://www.photographersgallery.com/photo.asp?id=447




















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