venerdì 26 agosto 2011

Il Gentiluomo a tavola

Ovvero: Il Gastronomo? E’ Duca, tò!


 Giuseppe Maria Crespi, la Sguattera, Firenze, Uffizi
Già Collezione Contini Bonacossi, opera recuperata da Rodolfo Siviero nel 1953


Ho sotto mano l’edizione del 1950 de Il Gastronomo Educato di Alberto Denti di Pirajno, edito a Venezia da Neri Pozza. Il libro è rilegato alla Bodoniana, ma stando alla sovraccoperta celeste, ne esisteva anche una versione rilegata “in tutta pelle”. Il prezzo è cancellato con elegante ed efficace tratto di penna. E’ stato un regalo, ma non ci sono né dediche né note di possesso precedenti a quelle degli attuali proprietari. Era sul mercato antiquario 25 anni dopo l’uscita, anche il prezzo a matita in sovraccoperta è stato cancellato a gomma, ma si riconosce la grafia del signor Carmine della libreria Nanni al Portico della Morte.

Il risguardo così ci illumina:” Questo libro gioioso è destinato tanto alle donne quanto agli uomini.(…) è qualche cosa di più di una raccolta di ricette o un manuale di cucina o un trattatello sulla buona educazione del commensale; ma può essere tutto questo per la ricca e varia umanità dello scrittore”.

Tale umanità ricca e varia ha origine in Sicilia (a Cefalù, in Piazza Duomo, c’è il cinquecentesco Palazzo Pirajno di Mandralisca avente “il cortile con elementi derivanti dall'architettura catalana con scala addossata al muro di fondo”, come si legge nelle guide).
Il Duca Alberto nasce però alla Spezia, destino comune a tanti rampolli di marinai di carriera. Da medico si trova a seguire il Duca d’Aosta in Africa. Venticinque anni più tardi, l'epilogo dell'avventura: leggiamo in proposito Angelo Del Boca in La fine dell'impero


Il 23 gennaio 1943, (…), il vice governatore della Libia, Francesco San Marco, affiancato dal prefetto di Tripoli, il duca Alberto Denti di Pirajno, si recava a Porta Benito, dove il generale Bernard Law Montgomery aveva posto il suo quartier generale, e gli consegnava le chiavi di Tripoli. Nel ricordare il breve discorso del vincitore, Denti di Pirajno, che era, oltre che un alto e stimato funzionario coloniale, uno scrittore finissimo, così si esprimeva: «Montgomery non mi piacque, sia perché il vinto non trova mai simpatico il vincitore, sia perché ci parlava senza guardarci, col capo insaccato fra le spalle rachitiche e lo sguardo inchiodato al suolo. Ebbi allora l'impressione che con questo atteggiamento volesse ostentare il poco conto in cui ci teneva e questo,in un conquistatore, mi parve ingeneroso».” 

Karen Blixen hilser på forfatteren Alberto Denti di Pirajno
Det Kongelige Bibliotek-Copenhagen

L’esperienza africana portò anche a una ricca bibliografia nella quale  più del funzionario coloniale, si espresse il medico, l’umanista e lo scienziato Denti di Pirajno . Nel dopoguerra poi il Duca ci dona questa perla di libro, dove le ricette ora della Grande Cucina francese o italiana, ora della tradizione soprattutto siciliana, ma anche dell’Est europeo e Nordamericana del jet-set, sono intercalate da piccoli saggi, scritti in corpo minore, dove il Nostro, annota i pensieri educati del gastronomo osservatore acuto, bonario ma inflessibile, che sa come curare il mal d’Africa e come condire educatamente un’insalata: “Per la preparazione dell’insalata si tenga presente il detto spagnolo: ci vuole un filosofo che versi l’olio, un avaro che aggiunga aceto, un uomo prudente per il sale, una danzatrice di guedilla** per il pepe, un pazzo per mescolarla.”
Delicious!
Hilda Rix NicholasThe Summer house(circa 1931) 81.3 x 99.7 oil on canvas
Newcastle Art Gallery
Di Alberto Denti di Pirajno è uscito nel 1970 per Longanesi: Siciliani a tavola. Itinerario gastronomico da Messina a Porto Empedocle.*
* Denti di Pirajno , Alberto - Siciliani a tavola : itinerario gastronomico da Messina a Porto Empedocle / di Alberto Denti di Pirajno ; con aggiunte a cura di Massimo Alberini - Milano : Longanesi , [1970]
** Potrebbe forse trattarsi della Seguidilla, canzone a ballo tipica del folklore manchego ma comune in molte parti della Spagna. "La forma más usual de bailar las seguidillas, en Gran Canaria, es con la seguidilla de cuadro, en la que al final de cada copla, se invita al público al acompañamiento con palmas hasta la llegada de la siguiente copla".
Un esempio assai noto di Seguidilla è in Carmen:  ''Près des remparts de Séville''; la danza, e il canto sono qui finalizzati più alla seduzione di don Josè che non a condire l'insalata; ma pur sempre di pepe trattasi.
Duncan Grant
'Seguidilla' (Commisioned for the HMS Queen Mary)
1935
oil on canvas
405 x 279cm
copia fotografica a colori
www.rwa.org.uk/dec/dgrant2.htm
http://www.tate.org.uk/research/researchservices/archive/showcase/item.jsp?view=detail&item=3013

Per le vicende legate all'artista scozzese Duncan Grant e la Cunard Line sulla decorazione della Queen Mary, si veda anche:
http://www.sterling.rmplc.co.uk/

3 commenti:

  1. Salve Poldo, mi sono imbattuto nel tuo blog durante la ricerca del testo di Denti di Pirajno "Siciliani a tavola", praticamente introvabile. Mi piacerebbe sapere se hai disponibilità del testo e dove potrei trovarlo. Ti faccio i miei complimenti per l'articolo in oggetto e ti porgo cordiali saluti.

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  2. Ne ho una copia scannerizzata dall'originale

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    1. salve, mi sono imbattuta nel blog cercando il testo di Denti di Pirajno "Siciliani a tavola", è praticamente introvabile ... sei disponibile a condividere la tua copia scannerizzata?

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